Quando ti svegli e stridi ,
meglio morire di nuovo ;
quando alla polvere fa schifo finirti negli occhi ,
meglio morire di nuovo.
Nessun requiem
per chi si ricovera da solo ,
saccheggiato della dignità
in fondo di niente ;
un filo solo ora rimane di una corda labile ;
vent'anni di corridoio cieco ,
vent'anni di passi collosi ,
scarpe sporche da vent'anni di gelsi di Chernobyl ,
sbucciature da bicicletta ,
falci orizzontali
che negano il diritto a vivere
solo a te
vergogna , vergogna ;
il mio vecchio lavoro : "non ti faremo sapere"...
assunto ,
reclutato ,
ventennale esperienza ,
definitiva croce invernale
sul monte senza i ladroni.
I cani di Pavlov tornano a sbavare
e ancora scoprono tutto
perchè mi sono scuoiato,
perchè mi sono chinato e hanno visto foto
sulla mia schiena fottuta ,
come fottuto come rotto , sbriciolato
liofilizzato , rincretinito , merda , sono , sum ,
cosa schifosa , chiuso in quest'essere vomitevole ,
orrendo , grottesco ,
corvino buffone , perverto tutto , rovinato ;
cosa vi ha fatto quel bambino ?
Che cazzo vi ha fatto maledetti ,
dovevate abbracciarlo , lo avete messo alla gogna ,
cinque anni , i polsi paffuti ,
occhi neri sbarrati lucidi ,
fanno male le catene strette
come si può ,
sono l'unico che ha pietà per lui
che ora non c'è più ;
ora vene sbocciano su braccia d'insetto ,
crateri scavano sotto gli zigomi ,
squallida pece alla vanagloria umilia giustamente lo sguardo di un verme.
Cretino , non vale la pena di insultarti ,
il divertito disprezzo basta a incenerirti ,
mentre ti scivola orina lungo il volto...
Chi cazzo sei ?
Ma che cazzo vuoi , fastidio mi da la tua voce.
Fastidio mi da la mia voce.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento