martedì 23 gennaio 2007

DISSOCIAZIONE

Quando ti svegli e stridi ,

meglio morire di nuovo ;

quando alla polvere fa schifo finirti negli occhi ,

meglio morire di nuovo.

Nessun requiem

per chi si ricovera da solo ,

saccheggiato della dignità

in fondo di niente ;

un filo solo ora rimane di una corda labile ;

vent'anni di corridoio cieco ,

vent'anni di passi collosi ,

scarpe sporche da vent'anni di gelsi di Chernobyl ,

sbucciature da bicicletta ,

falci orizzontali

che negano il diritto a vivere

solo a te

vergogna , vergogna ;

il mio vecchio lavoro : "non ti faremo sapere"...

assunto ,

reclutato ,

ventennale esperienza ,

definitiva croce invernale

sul monte senza i ladroni.

I cani di Pavlov tornano a sbavare

e ancora scoprono tutto

perchè mi sono scuoiato,

perchè mi sono chinato e hanno visto foto

sulla mia schiena fottuta ,

come fottuto come rotto , sbriciolato

liofilizzato , rincretinito , merda , sono , sum ,

cosa schifosa , chiuso in quest'essere vomitevole ,

orrendo , grottesco ,

corvino buffone , perverto tutto , rovinato ;

cosa vi ha fatto quel bambino ?

Che cazzo vi ha fatto maledetti ,

dovevate abbracciarlo , lo avete messo alla gogna ,

cinque anni , i polsi paffuti ,

occhi neri sbarrati lucidi ,

fanno male le catene strette

come si può ,

sono l'unico che ha pietà per lui

che ora non c'è più ;

ora vene sbocciano su braccia d'insetto ,

crateri scavano sotto gli zigomi ,

squallida pece alla vanagloria umilia giustamente lo sguardo di un verme.

Cretino , non vale la pena di insultarti ,

il divertito disprezzo basta a incenerirti ,

mentre ti scivola orina lungo il volto...

Chi cazzo sei ?

Ma che cazzo vuoi , fastidio mi da la tua voce.

Fastidio mi da la mia voce.

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