Rabbiosi, i passeri
cantano nel fitto di rovi contorti,
melodie che si intrecciano
in nenie sgangherate;
sulla parete frullanti silhouettes
oscurano l'intonaco
in cui precipito come bambino distratto;
Il tempio, ormai eroso dal vento,
si staglia a fatica tra dune di scorie
senza riflessi di vetrate;
al giogo dell'umore
come miraggio,
ammicco a mezz'aria.
martedì 23 gennaio 2007
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