Tra il terriccio e le formiche giace
la testa di un morto.
Una grossa lumaca ha preso affitto dell'orbita ormai cava ,
mentre una colonia di mosche sostituisce le sue parole dimenticate.
Cos'hai detto in passato ,
che ti ha ucciso...
Cos'hanno fatto le tue mani sotto il tuo ordine ,
che ti ha portato qui...
Lontano dalle tue gambe...
e loro,
da chi ti hanno allontanato ?
Ti guardo e penso alla scritta su una chiesa di Milano,
sotto un tuo ritratto-
"io sono quello che tu sarai,
tu sei quello che io fui"-
Quando eri me,
quanto hai sofferto ?
Prima di consolare dal sole le lucertole,
hai mai fermato le lacrime di una donna ?
Ma quanti incontreranno il candore dei tuoi denti
ripuliti dal tempo
e proveranno solo orrore...
E' triste.
Io ti abbraccio,
perchè l'orrore più forte
me lo provocano i vivi ,
che accumulano dolore ,
inseguendo un piacere del quale non resterà nemmeno
quello che è rimasto di te.
Teschio ;
posso parlarti e mi ascolterai sempre,
posso tacere e so che il silenzio è ciò che cerchi e di cui sei fatto.
Ho incontrato altri come te
nelle catacombe dei cappuccini a Palermo,
mi mandano a dirti che stanno bene , ma vorrebbero essere ripuliti
dalle dichiarazioni di amore e fede politica di ragazzini irrispettosi,
che li hanno fatti portavoce di momenti effimeri.
Ho incontrato altri come te
negli ossari dei caduti in guerra,
sono delusi , perchè credevano che avrebbero portato gli squarci delle pallottole
con l'orgoglio con cui portavano le medaglie in vita
ma sono diventati delle medaglie loro stessi.
Teschio;
mi dicono dalle colline afgane
che un tuo compagno urla
perchè continua a sentire le raffiche dei mitra che lo hanno ucciso
risuonare sopra di lui
e nessuno ha il coraggio di rivelargli
che non sta avendo gli incubi.
Tu , che sei mio fratello e l'avvenire di tutti,
mi dai la risposta che cerco,
tacendo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
ciao grazie per il commento nel ilchiller
se vuoi vedere anche l'altro mio blog klicca il mio nome e ci arrivi
adie
Posta un commento